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La chiesa dei SS. Giovanni e Paolo può essere definita il Pantheon dei dogi. Già alla fine del Duecento quattro dogi: il donatore Jacopo Tiepolo, Renier Zen, Lorenzo Tiepolo e Giovanni Dandolo, avevano qui trovato la loro sepoltura gloriosa. E così fu anche in seguito: solo nel secolo XV, su quattordici dogi ben otto furono qui sepolti.

Infine, dopo la metà del ’400 la Signoria  decretò che i funerali solenni di tutti i dogi si tenessero a S. Zanipolo, anche nel caso che venissero tumulati altrove. Ogni monumento narra una pagina della secolare e gloriosa storia veneziana, della sua potenza e delle sue vittorie.

La pianta è a croce latina, a tre navate e cinque absidi poligonali. Dieci enormi colonne sostengono le arcate a sesto acuto e le volte a crociera.

La cupola è di epoca posteriore. I grandi tiranti lignei sopra ai quali oggi vi sono robusti tiranti di ferro, non diminuiscono il ritmo ascensionale.

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Interno ultima modifica: 2016-05-08T11:40:06+00:00 da toni fontana