Basilica > Interno > Polittico di S. Vincenzo Ferreri
Il secondo altare della navata destra è dedicato al Santo domenicano spagnolo Vincenzo Ferreri, morto nel 1419 e canonizzato nel 1455. Il polittico è diviso in nove scomparti; in origine erano dieci: nella lunetta superiore vi era l’Eterno. La figura del grande taumaturgo giganteggia al centro dell’opera tra le due figure laterali dei Santi Cristoforo, a sinistra, e Sebastiano, a destra. Nei tre scomparti superiori: l’Arcangelo Gabriele, a sinistra; il Cristo morto, al centro; l’Annunziata, a destra.
La parte inferiore è costituita da una predella, divisa in tre scomparti, nei quali sono raffigurati cinque miracoli di S. Vincenzo. A sinistra, Il Santo salva una donna travolta dalle acque di un fiume e Protegge una donna e un bambino rimasti sotto le macerie di una casa crollata; i due miracoli sono divisi da una colonnina. Al centro, il Santo nella famosa Predica di Toledo fa risuscitare due morti perché testimonino sulle verità da lui predicate. A destra, divisi ancora da una colonnina: il Santo risuscita un bambino e Libera alcuni prigionieri. La bella cornice classicheggiante è dell’inizio del ’500. Sotto l’altare, il corpo del beato Tommaso Caffarini, confessore e primo biografo di S. Caterina da Siena.
Nel 1914 Roberto Longhi pose fine alla questione sulla paternità di questo famoso polittico, facendo definitivamente il nome di Giovanni Bellini. Prima lo si era attribuito ad Alvise Vivarini, a Bartolomeo Vivarini, al Carpaccio, al Bastiani e a Francesco Bonsignori. Il Longhi lo data 1460-1465, ed il Fogolari precisa: 1464. Nel 1994 è stato restaurato e riportato all’antico splendore.